Patrizio Pasqui non è più il presidente di sezione

Patrizio Pasqui (al centro) in una foto storica con gli assistenti Mario Zonfrillo (a sinistra) e Filippo Martini (a destra)
Patrizio Pasqui (al centro) in una foto storica con gli assistenti Mario Zonfrillo (a sinistra) e Filippo Martini (a destra)

Patrizio Pasqui ha rassegnato oggi pomeriggio le dimissioni da presidente della sezione Valdarno.

Il presidente nazionale Marcello Nicchi ha già accettato le dimissioni, perché sono di natura tecnica, motivate solo da una volontà di cambiamento e ringiovanimento nella gestione della sezione. La sezione è ora traghettata dal vice presidente vicario Angelo Nepi verso l’Assemblea elettiva di questa estate.

Patrizio era in carica dal 5 ottobre 2001 ed è stato eletto da cinque Assemblee consecutive: i suoi 17 anni sono non solo un record, ma una statistica che tutti noi ormai siamo abituati a sentire. Per la prima volta dal 1994 Patrizio torna a essere un normale associato privo di incarichi, e solo scriverlo suona strano come dire di un pesce senza pinne.

Il mandato presidenziale di Pasqui è durato 6080 giorni, durante i quali sono cambiati tre papi, tre presidenti della repubblica, sette presidenti del consiglio, la moneta che abbiamo nel portafogli, il numero di paesi nell’euro. Era un mondo diverso nel 2001, eravamo diversi noi, i nostri associati più giovani che sono nati nel 2002 non possono neanche immaginarlo.

Sappiamo che a Patrizio farebbe piacere essere ricordato con queste statistiche, quindi gliele dedichiamo e lo ringraziamo per quel che ha fatto e quel che ancora farà: tra una vacanza e l’altra ce lo aspettiamo di nuovo al fianco degli arbitri di Valdarno, a dir la sua in riunione, o su qualche tribuna a smadonnare dal dispiacere perché ai suoi arbitri lui ci tiene come fossero figli suoi. Magari non figli ma nipoti, insomma ci siamo capiti.

Non sappiamo se a un figlio si scrive una lettera come l’ha scritta lui, ma ci manca poco. La trovate qua sotto in galleria.

È difficile chiudere degnamente una notizia come questa, ma è un fatto che oggi si è scritta una pagina difficile ma doverosa della sezione Valdarno: si chiude il capitolo di un gigante per poter aprire un capitolo successivo, che non abbiamo alcuna idea di dove ci porterà.