La visita del Procuratore nazionale dell’AIA

Lunedì 16 ottobre si è tenuta presso i locali della sezione Valdarno la terza riunione tecnica dell’anno alla presenza di un ospite di eccezione, il Procuratore Nazionale dell’AIA Carlo Cremonini.

Il collega pisano, gradito relatore per questa occasione, nel suo intervento si è voluto concentrare sull’aspetto comportamentale che ogni associato, sia esso dirigente o arbitro dell’ultimo corso, deve tenere oltre che in campo anche nei rapporti interpersonali con gli altri associati.

Il Procuratore Nazionale, in particolare, ha richiamato l’attenzione dei presenti sull’utilizzo ormai smodato dei social network: postare frasi, foto o commenti, anche se apparentemente innocui, può rivelarsi deleterio per l’intera attività associativa. Molto spesso, infatti, nel “rendere pubblici i nostri pensieri, non diamo troppa importanza a chi effettivamente potrebbe leggerli”.

Il Procuratore Cremonini ha ammonito gli associati invitandoli ad avere comportamenti congrui anche quando si frequentano gli stadi: “Gli arbitri sono persone note nel contesto locale – ha argomentato Cremonini – quindi sono sempre facilmente riconoscibili; è impensabile per un associato andare allo stadio ed esternare le proprie preferenze o addirittura commenti sull’operato di colleghi impegnati in campo”.

Il Procuratore, infine, si è soffermato sull’obbligo a cui è tenuto ciascun associato nel “denunciare” comportamenti anomali intrapresi da altri colleghi, in quanto tale condotta può contribuire a determinare un’immagine non veritiera per tutto il movimento arbitrale.

(Lo stesso articolo esce anche sul sito nazionale dell’AIA: http://www.aia-figc.it/dettaglio.asp?ID=14360)